STUDIO ODONTOIATRICO NATALINI

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Dott. Daniele Natalini

odontoiatria

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    Laurea con lode in Odontoiatria e Protesi Dentaria - Università degli studi di Ancona, 1994


    • Perfezionamento in Implantologia e Parodontologia - Università La Sapienza di Roma, 1998
    • Perfezionamento in Odontoiatria Conservativa - Università degli studi di Ancona, 2000
    • Perfezionamento in Emergenze - Università di Chieti, 2010
    • Master in Parodontologia ed Implantologia - Università Politecnica delle Marche, 2012
    • Socio attivo della SIE, Società Italiana di Endodonzia, dal 2001
    • Past President della Sezione Regionale Marchigiana della SIE, nel biennio 2006-2007
    • BLSD Basic Life Support - 2010
    • Medaglia di bronzo presso l’associazione di primo soccorso "CROCE GIALLA" di Ancona
    • Esperienza in odontoiatria per disabili e bambini disabili ed in chirurgia orale presso la Divisione di Odontostomatologia dell’ospedale" Umberto I" di Ancona nel triennio 1994-1997
    • Relatore in congressi e conferenze di endodonzia in Italia
    • Iscritto all'ordine degli Odontoiatri della provincia di Ancona, iscrizione n° 317/1994
    • Autorizzazione sanitaria 001 del 12-03-2001 comune di Ancona

    Il dott. Daniele Natalini si occupa da anni di endodonzia, pedodonzia, odontoiatria protesica, conservativa e gnatologica. Ha frequentato corsi di illustri relatori nazionali ed internazionali (Dario Castellani, Enzo Lamorgese, Lorenzo Vanini, Mauro Merli, Sandro Palla, Daniel Edelhoff) con lo scopo di un costante e proficuo aggiornamento. In particolare vastissima è la sua esperienza nel campo dell'endodonzia (le cosiddette "devitalizzazioni") con migliaia di casi trattati sia nel suo studio che in qualità di consulente presso altri colleghi.

Dott. Gabriele Bavosi

CONSULENTI ODONTOIATRI - IMPLANTOLOGO

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    • Laurea con lode in Odontoiatria e Protesi Dentaria - Università degli studi di Ancona, 1993
    • Esperienza clinico-chirurgica con la frequenza presso la Divisione Odontostomatologica dell’Ospedale Umberto I di Ancona dal 1993 al 1998.
    • Iscritto all’Albo Professionale degli Odontoiatri della provincia di Pesaro dal 1994.
    • Perfezionamento in Implantologia e Parodontologia - Università La Sapienza di Roma, 1998
    • Perfezionamento in Implantologia - Università degli Studi di Ancona, 2000.
    • Da gennaio 1997 ad ottobre 1998 ha partecipato al corso biennale “Certificate Program in Oral Rehabilitation by Means of Implants” tenutosi presso ARDEC di Rimini dai Relatori Prof. Lindhe, Prof. Wennstrom, Prof. Lang, Prof. Berglundh, Prof. Lundgren, Dr. Botticelli, Dr. Renzi.
    • Diploma di Benemerenza con medaglia di 2° classe conferito dal Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana, 1994.


    Il dott. Gabriele Bavosi si occupa da anni di implantologia e protesi implantare. Ha frequentato corsi di illustri relatori nazionali ed internazionali (Ian Lindhe, Giovanni Battista Bruschi, Agostino Scipioni, Mauro Fradeani) con lo scopo di un costante e proficuo aggiornamento. In particolare vastissima è la sua esperienza nel campo dell’implantologia, della chirurgia ossea rigenerativa e della chirurgia mucogengivale, con migliaia di casi trattati.


Dott.ssa Laura Carbini 

CONSULENTI ODONTOIATRI - ORTODONTISTA

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    • 2006 Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l'Università Politecnica delle Marche con votazione 110/110 e lode 
    • 2012 Specializzazione in Ortognatodonzia presso l’Università degli Studi dell’Insubria, Varese, con lode
    • 2007-2008  corso annuale di perfezionamento ortodonzia e ortopedia dentofacciale,      dott.ssa Sfondrini e dott. Cacciafesta
    • 2010 Master teorico-pratico presso Tweed Foundation for Orthodontic Research Tucson, Arizona
    • 2011 Corso di perfezionamento di Tecnica linguale, dott.ssa Bombardelli
    • 2011 Certificazione INVISALIGN
    • 2012 Corso Avanzato di Clinica Ortodontica,  dott. R. Peretta
    • 2014 Corso di Perfezionamento della tecnica STRAIGHT-WIRE, dott. Cocconi

    La dott.ssa Laura Carbini si occupa esclusivamente di ortodonzia ed ortopedia dentofacciale. Il suo interesse verso le tematiche ortodontiche la porta a partecipare costantemente a corsi di perfezionamento sia in Italia che all’estero.

Michela Moscoloni 

COLLABORATORI - IGIENISTA

Alessandra Ubaldi

ASSISTENTE ALLA POLTRONA

La nostra filosofia

L’insieme dei professionisti che collaborano con lo STUDIO ODONTOIATRICO del dott. Natalini mette a disposizione dei pazienti una serie completa di procedure d’intervento per ripristinare la salute orale e correggere eventuali difetti estetici.

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    Disponiamo di tecnologie all’avanguardia e ci avvaliamo di metodiche e protocolli operativi rigorosi che ci permettono di seguire al meglio ogni fase dei vari piani di trattamento, dalla prima visita, attraverso


     un iter diagnostico accurato, alle semplici cure fino agli interventi chirurgici odontoiatrici più complessi.


    Consideriamo fondamentale l'aspetto dell'IGIENE ORALE come elemento cardine della salute del cavo orale, dei denti e del loro apparato di supporto, il parodonto. E' per questo che i nostri pazienti vengono seguiti negli anni, inseriti in un sistema di richiami che garantisce loro benefici a lungo termine mantenendoli costantemente sotto controllo ed al riparo da sgradevoli sorprese.

     

    Determinante è l'aspetto DISINFEZIONE E STERILIZZAZIONE, imprescindibile oggigiorno in una qualsiasi struttura a carattere sanitario, dalla più piccola alla più complessa. Il personale, adeguatamente e periodicamente formato attraverso corsi specifici, ha la preparazione e le competenze per la corretta gestione dello strumentario operativo prima, durante e dopo le varie procedure, per la loro sicurezza e quella dei pazienti. Le apparecchiature, lo strumentario e il materiale per le procedure di disinfezione e sterilizzazione sono annualmente controllati e certificati secondo le vigenti normative.

     

    Abbiamo infine adottato una SISTEMATICA RADIOLOGICA DIGITALE (ricordiamo che non può esistere una buona odontoiatria senza la radiologia) che riduce di 10 volte la quantità di radiazioni emesse rispetto alla radiologia odontoiatrica classica su pellicola (già da sempre la più bassa nel contesto della radiologia medica) e ci permette di rispettare l'ambiente eliminando totalmente l'utilizzo di liquidi di sviluppo e di fissaggio.

     

    Al di là delle tecniche e delle tecnologie, consideriamo il dialogo, il mettervi a vostro agio, l'attenzione nei vostri confronti una risorsa reciproca; mezz'ora o un'ora di chiacchierata, sia specifica che informale, costituiscono uno dei nostri principi; "saper ascoltare", saper cogliere tutte le sfumature delle vostre problematiche ci aiutano a rendervi un servizio migliore. I nostri pazienti non vengono mai "abbandonati" ma seguiti negli anni con cura e dedizione. Rifare qualcosa che non soddisfa nè noi nè voi non sarà mai un problema, chi esce dallo studio deve uscire sempre col "migliore dei lavori"!


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Trattamenti effettuati

Un'attenzione particolare per i più piccoli

I "grandi di domani" sono da noi seguiti con particolare sensibilità; ciò che seminiamo oggi con le nostre attenzioni, la nostra dedizione e la maggior delicatezza possibile darà i suoi frutti nel futuro.


Consideriamo il trattamento odontoiatrico dei bambini (PEDODONZIA) uno dei capisaldi della nostra professione ed è per questo che cerchiamo di metterli a loro agio, in un'atmosfera rilassata e confortevole grazie anche all'ausilio di video, musica, cartoni animati, quasi come...stare a casa propria! 

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    E' importante effettuare una prima visita fin dai 4 anni di età, spesso piccole carie dei denti decidui (da latte) possono manifestarsi senza alcun dolore. Importantissimo è poi il ruolo dell'igienista dentale grazie alla sua opera di educazione allo spazzolamento, all'insegnamento delle pratiche di igiene orale domiciliare, alle applicazioni topiche di fluoro ed all'igiene stessa. Tutto ciò, se applicato con costanza, circa 2 volte all'anno, permetterà loro di mantenere una situazione clinica eccellente che si ritroveranno negli anni a venire!

SERVIZI

  • IGIENE ORALE, DETARTRASI, SCALING E TERAPIA DI MANTENIMENTO
  • SBIANCAMENTO DENTALE
  • CONSERVATIVA
  • ENDODONZIA
  • PARODONTOLOGIA
  • IMPLANTOLOGIA
  • PROTESI FISSA
  • PROTESI FISSA ESTETICA
  • PROTESI FISSA SU IMPIANTI
  • PROTESI MOBILE
  • PROTESI MOBILE SU IMPIANTI
  • PEDODONZIA
  • ORTODONZIA INTERCETTIVA
  • ORTODONZIA FISSA DEL BAMBINO E DELL'ADULTO
  • GNATOLOGIA E TERAPIA DELLE MALOCCLUSIONI
  • CONSULENZA OSTEOPATICA
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  • Mantenimento salute

    Una volta raggiunta la salute orale diventa importante mantenerla per evitare ulteriori impegnativi interventi.

    Ecco perché offriamo ai nostri pazienti accurati programmi di controllo, igiene orale, diagnostica, mantenimento e prevenzione per conservare nel tempo la salute dentale e il sorriso più brillante.


    Soluzioni di pagamento

    Che la tua esigenza sia una serie di interventi per ripristinare la salute orale o che tu desideri un trattamento estetico personalizzato, lo STUDIO ODONTOIATRICO NATALINI è in grado di proporre diverse tipologie di pagamento dilazionato nel tempo.

    Qualsiasi siano le tue disponibilità economiche, contattaci: studieremo il piano di pagamenti più adatto alle tue esigenze.

  • Le singole discipline

    Vi spieghiamo le varie branche dell'odontoiatria...


    IGIENE ORALE: è il cardine della nostra professione, un trattamento semplice, non invasivo, spesso troppo sottovalutato ma che al paziente apporta benefici in termini di salute solo se eseguito con costanza negli anni. E' durante le fasi dell'igiene orale che possono essere diagnosticate carie allo stato iniziale, lesioni benigne o maligne del cavo orale ai primi stadi oltre, ovviamente, le varie patologie coinvolgenti i tessuti di supporto dei denti (la cosiddetta "piorrea", il cui termine esatto è malattia parodontale), ossia gengive, osso e legamenti parodontali. Da non dimenticare, infine, la possibile correlazione, oggetto di numerose ricerche, tra stato infiammatorio dei tessuti parodontali e patologie sistemiche quali diabete, malattie cardiovascolari e anche il parto pre-termine - http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1441_allegato.pdf 


    ODONTOIATRIA CONSERVATIVA: è la disciplina che si occupa della cura delle carie attraverso restauri conservativi (le cosiddette "otturazioni, piombature"). Per conservative si intendono quelle cure che, sia per la loro dimensione che profondità verso la polpa, non determinano una notevole distruzione del dente (da cui, appunto, il termine conservativa) tale da ricorrere all'utilizzo di manufatti protesici o alla devitalizzazione. Oggi si utilizzano materiali compositi, ossia resine composite artificiali che uniscono i vantaggi di proprietà biomeccaniche molto simili a quelle del dente, ad un'estetica pressochè perfetta. Le vecchie cure in amalgama (le cosiddette "otturazioni nere, piombature") oggi sono ormai desuete ed hanno definitivamente dimostrato i loro limiti, sia funzionali che estetici.


    ENDODONZIA: è la branca odontoiatrica attinente alle cosiddette "devitalizzazioni", ossia il trattamento della polpa dentaria (il cosiddetto "nervo") presente all'interno della corona dentale e dei canali delle radici, da cui il termine endo-donzia (dal greco endos). Potete trovare chiarimenti e risposte alle vostre domande al seguente link http://www.endodonzia.it/pazienti/  della S.I.E. SOCIETA' ITALIANA di ENDODONZIA di cui il dott. Daniele Natalini è socio attivo.


    IMPLANTOLOGIA: perso definitivamente un dente, dopo l'estrazione chirurgica ci si può affidare all'implantologia per inserire, al posto del dente mancante, un impianto osteointegrato, sul quale verrà successivamente costruita una corona in ceramica per ricreare definitivamente l'anatomia e la funzione di un vero e proprio dente. Al seguente link http://www.straumann.it/it/patients.html troverete tutte le spiegazioni dettagliate inerenti l'implantologia.


    PROTESI FISSA: quando carie profonde e/o estese danneggiano gran parte del dente e la CONSERVATIVA, ossia l'intervento del dentista con la semplice cura, non è più sufficiente per un corretto ripristino della morfologia dentale, si deve ricorrere all'intervento del laboratorio odontotecnico che realizza, dopo la presa di impronte da parte del dentista, le corone (le cosiddette "capsule") che possono essere di vario materiale. Ciò assicura al dente protezione da probabili fratture, recidive cariose oltre che un pieno recupero funzionale ed estetico.


    ORTODONZIA: L'ortodonzia, anche chiamata ortognatodonzia, è quella particolare branca dell'odontoiatria che studia le diverse anomalie della costituzione, sviluppo e posizione dei denti e delle ossa mascellari; Essa ha lo scopo di prevenire, eliminare o attenuare tali anomalie mantenendo o riportando gli organi della masticazione e il profilo facciale nella posizione più corretta possibile. http://www.sido.it/Prevenzione_in_Ortodonzia_1302DEF.pdf

  • La creazione di un sorriso

    La creazione di un sorriso

    La riabilitazione odontoiatrica ha come scopo il ripristino della salute orale nei suoi aspetti funzionale, biologico ed estetico. Quest’ultimo parametro, sia dal punto vista del contesto sociale che da quello psicologico e personale, assume per molti pazienti un ruolo spesso preminente all’atto della prima visita. Vale però la pena evidenziare un vecchio assunto in campo odontoiatrico, cioè che “non c’è estetica senza salute”. Denti “belli”, ben posizionati, circondati da gengive infiammate e sanguinanti e da placca batterica non potranno mai dare l’idea di un bel sorriso anche agli occhi di un osservatore poco attento. Si devono pertanto affrontare piani di trattamento semplici o complessi solo dopo aver eseguito le procedure di igiene orale con l’igienista dentale, per poter lavorare su tessuti sani, stabili ed esenti da stati infiammatori. Possiamo per comodità identificare 2 tipi di riabilitazioni estetiche, su denti singoli e riabilitazioni complesse. Vediamo a grandi linee quali sono i parametri operativi, non dimenticando che una corretta esecuzione delle procedure comporterà non soltanto benefici in termini biologici ed estetici ma anche funzionali, ossia, al termine della nostra riabilitazione saremo in grado di “usare” al meglio i nostri denti e la nostra bocca.


    PARAMETRI:

    • Colore
    • Forma
    • Dimensioni
    • Spessore delle gengive
    • Forma delle gengive
    • Grado di esposizione dei denti e delle gengive (ossia quanto si vedono i denti e le gengive quando sorridiamo o parliamo)
    • Valutazione delle articolazioni temporo-mandibolari (presenza di rumori, scrosci, dolori)
    • Presenza o assenza di parafunzioni: bruxismo, digrignamento dei denti, serramento
    • Prove fonetiche: pronuncia di determinate parole (fonemi) contenenti lettere quali la “S”, la “F”, la “V”; la pronuncia di queste lettere è infatti influenzata dal rapporto esistente tra lingua/denti/labbra e va analizzata prima di intraprendere un trattamento, durante le varie fasi ed al termine
    • Aspetto del sorriso: nei casi di perdita di denti o in presenza di denti usurati il sorriso “si abbassa” assumendo il cosiddetto “aspetto vecchieggiante”
    • Spessore delle labbra: nei casi di perdita di denti o in presenza di denti usurati le labbra perdono il loro spessore
    • Simmetrie del viso: corrispondenza tra linee di riferimento che passano a livello dei denti, delle labbra, del naso e degli occhi   

    PROCEDURE:

    • Igiene orale
    • Fotografie
    • Radiografie
    • Compilazione di cartelle estetiche
    • Presa di impronte per lo studio del caso
    • Utilizzo del personal computer per la progettazione su immagini ed il confronto tra il “prima” e il “dopo”; nei casi più complessi può essere utile confrontare foto di anni passati quando il sorriso era ancora intatto.
    • Cura delle carie
    • Devitalizzazione in casi di carie profonde
    • Sbiancamento all’esterno o all’interno del dente nei casi di pigmentazioni (denti “scuri”)
    • Restauri di tipo conservativo (cure estetiche con resine composite)
    • Progettazione del laboratorio odontotecnico sui modelli in gesso ricavati dalle impronte ed eseguita con la cera: l’odontotecnico crea ex novo, a mano, con la cera, i nuovi denti sulle indicazioni fornitegli dal dentista e sulla base dell’esperienza;
    • da questa “ceratura” vengono realizzate le protesi provvisorie che vengono applicate al paziente; quest’ultimo potrà verificare direttamente nella sua bocca, sia in studio col dentista, sia a casa i giorni successivi, la corrispondenza di tutti i parametri: colore, forma, spessore, altezza, sorriso, pronuncia, estetica generale. Quando tutti i parametri verificati nel periodo di prova con le protesi provvisorie sono stabili ed accettati si passa all’applicazione dei
    • Restauri di tipo protesico (Corone in ceramica integrale o in metallo-ceramica o faccette in ceramica integrale) 

    E’ importante notare che, seppur con differenze, le metodiche operative sopra descritte valgono sia per le protesi fisse (corone in ceramica), su denti e/o su impianti, che per le protesi rimovibili parziali o totali (le cosiddette dentiere). Ciò che conta, infatti, è l’applicazione di un metodo rigoroso e la finalizzazione deve passare attraverso una fase provvisoria, temporanea, per dare modo al paziente di abituarsi e fare tutte le valutazioni e le correzioni del caso.


    Esistono anche altri parametri interessanti che possono influenzare la creazione di un sorriso, al di là della rigida applicazione di regole e protocolli. Spesso sono i pazienti che ci danno indicazioni (ricordiamo che l’estetica ha un valore soggettivo e personale), molto importante è la mano sapiente dell’odontotecnico sia nel creare le forme che nel gestire le varie tonalità di colori con le masse di ceramica; fonti di illuminazione differenti (luce artificiale/luce solare) mettono in evidenza particolari differenti ed influiscono sulla scelta delle tonalità di colore. A volte, infine, si può ricorrere all’aiuto della natura, della matematica e dell’arte: esistono figure geometriche, monumenti, opere architettoniche o artistiche ma anche forme di elementi naturali come conchiglie, fiori, volti umani che rispecchiano una particolare sequenza matematica, la “successione di Fibonacci”, matematico del XIII secolo, nella cosiddetta “sezione aurea”. L’osservazione di tali elementi, che hanno in comune il numero 1,6180339887… determina nell’animo dell’osservatore una sensazione di bellezza, armonia, perfezione; la visione frontale dei denti che compongono un bel sorriso rende piacevole l’osservazione perché il rapporto tra le dimensioni di questi denti rispecchia appunto il numero 1,6180339887… e diversi autori hanno considerato il rispetto di queste proporzioni come un possibile punto di partenza per una riabilitazione odontoiatrica estetica.

  • Devitalizzare un dente: domande e risposte

    • Cosa significa “devitalizzare” un dente? Letteralmente vuol dire “togliere la vita” ad un dente (de = privare), ossia togliere la “polpa” o “nervo”, che è il tessuto vivo del dente e formato da vasi sanguigni e piccoli filamenti nervosi.
    • Dove è contenuta la polpa? E’ contenuta dentro la corona del dente e prosegue all’interno dei “canali” nelle radici, per collegarsi al resto dell’organismo.
    • Perché si deve devitalizzare un dente? Perché la polpa, a causa di una carie molto profonda (fig. 1 e 2), subisce un’infiammazione irreversibile che non le permette più di guarire e, pertanto, va rimossa.
    • La carie è l’unica causa che ci costringe a devitalizzare un dente? No, la polpa può subire infiammazione anche a causa di traumi ripetuti (es. digrignamento dentale, colpi accidentali, terapie ortodontiche fisse non correttamente effettuate, usura, azioni quotidiane inadeguate come tagliare fili da cucire o da pesca, mangiarsi le  unghie, ecc). In questi casi spesso la polpa va incontro a “necrosi”, cioè “muore” e bisogna rimuoverla perché si riempie di tossine.
    • Fa male devitalizzare un dente?  No, se si utilizza l’anestesia locale. Tuttavia se una carie molto profonda ha provocato una “pulpite”, ossia un’infiammazione della polpa, il paziente può avere molto dolore da giorni e il primo intervento nel dente può richiedere molta pazienza e tempo d’attesa più lungo per l’effetto dell’anestetico.
    • Bisogna sempre fare l’anestesia? No, nei casi in cui il dente sia in necrosi (morto) o sia stato devitalizzato in passato (in maniera inadeguata o incompleta), l’anestesia non sempre è necessaria.
    • E’ corretto utilizzare il termine “devitalizzazione”? No, questa parola è diventata di uso comune da decenni, tuttavia i termini appropriati sono “terapia endodontica” o “terapia canalare” oppure “trattamento endodontico”. Questo perché la polpa è contenuta, appunto, all’interno dei “canali” ossia dentro il dente (da cui endodonzia, endo = dentro, donzia = dente).
    • Come si esegue una corretta devitalizzazione (terapia canalare)? Per eseguire correttamente questo tipo di trattamento si devono rispettare alcuni protocolli obbligatori, non rispettando i quali un dentista si comporta in maniera scorretta, inadeguata ed al limite della legalità. Questi protocolli sono: 1) esecuzione di radiografie (lastrine) prima e al termine della terapia, e a distanza di anni per i controlli; 2) utilizzo della “diga di gomma” (comunemente detta diga – fig.3) per evitare la contaminazione del dente da parte dei batteri della saliva ed impedire che cadano in bocca strumenti molto piccoli che possono anche arrivare alle vie aeree; 3) disinfezione e sterilità degli strumenti utilizzati.
    • Il dente devitalizzato si può cariare? Sì, certamente, il fatto che sia stato devitalizzato non lo mette al riparo da future carie perché è la sostanza di cui è composto il dente che si può sempre cariare.
    • Il dente devitalizzato diventa nero? No, mai, se la terapia è eseguita correttamente.
    • Il dente devitalizzato può far male? Se la terapia è effettuata in maniera inadeguata,  senza l’utilizzo della diga e con strumentario non sterile, si può formare a distanza di tempo una lesione in fondo o intorno al dente (il cosiddetto “granuloma”) che può trasformarsi anche in ascesso; non è una condizione grave, può però comparire dolore che scompare dopo aver ritrattato il dente.
    • In cosa consiste il trattamento dei canali? I canali, riempiti con disinfettante (ipoclorito di sodio puro) vengono puliti con strumenti molto piccoli (lime) sia manuali che meccanici e al termine vengono sigillati con una speciale gomma riscaldata, la “guttaperca” (fig. 4). Poiché non si può vedere visivamente il risultato, si rende necessaria una radiografia finale.
    • Sul dente devitalizzato va sempre fatta una “capsula”? Capsula è un termine improprio, si parla di “corone” in ceramica o metallo ceramica. Nella maggior parte dei casi si devono fare (fig. 5) perché le carie che hanno portato il dente ad essere devitalizzato sono molto grandi e il dente rischierebbe di fratturarsi nel tempo.
  • La paura del dentista: parliamone

    La bocca, i denti ed il cavo orale hanno per l’essere umano una duplice valenza, psicologica e sensoriale. Dal punto di vista personale tale distretto anatomico per molti è una sorta di “parte intima” e come tale delicata (sorriso, estetica, timore di alito cattivo, ecc.); per tutti, inoltre, la bocca nelle varie fasi della vita ha prima o poi una correlazione spontanea con il dolore, più o meno intenso: la perdita di un dentino da latte, una pallonata da bambini, l’addentare un alimento molto freddo, l’eruzione di un dente del giudizio, un morso alla lingua, una carie…. E’ pertanto facile comprendere come l’associazione dentista-dolore-paura possa nascere indipendentemente da fattori esterni. 


    Purtroppo, in particolar modo negli adulti e negli anziani di oggi, l’elemento paura esiste spesso a causa di precedenti esperienze con l’odontoiatra. Fino a qualche decennio fa, l’approccio da parte di molti (pseudo) professionisti non era certo improntato alla delicatezza, all’ascolto del paziente e delle sue preoccupazioni, né si poteva riscontrare, in ambito didattico, una preparazione mirata all’aspetto psicologico (un po’ in tutte le branche della medicina). L’atteggiamento “io sono il medico tu sei il paziente!” è stato spesso predominante nella professione; mi capita ancora di ascoltare racconti, più o meno enfatizzati, di persone avanti con gli anni, riguardo le loro esperienze negative da bambini col dentista… Si capisce quindi come, nell’arco della vita, queste stesse persone abbiano poi avuto un rapporto conflittuale con l’odontoiatra; ciò ha determinato comprensibili conseguenze negative da un punto di vista della salute ed economico, dovendo prima o poi ricorrere a trattamenti sempre più complessi tesi a risolvere problematiche che, se affrontate nei giusti tempi, sarebbero state meno invasive.

    Fortunatamente, negli anni a seguire, le cose sono cambiate. In ambito didattico, grazie anche all’istituzione del corso di laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria e a quello in Igiene Dentale è stato dato ampio risalto a tutte le branche specifiche di questa disciplina, comprese la pedodonzia (ossia la cura dei bambini) e, più in generale, l’approccio psicologico al paziente. Ciò ha determinato la formazione di professionisti sempre più attenti a queste problematiche, anche se è importante sottolineare che la sensibilità, la capacità di ascoltare ed interagire in maniera positiva con i pazienti sono il frutto del bagaglio culturale e personale del medico, non soltanto una “scelta”.


    I primi a beneficiare di questo mutato atteggiamento sono pertanto i bambini (e quindi gli adulti di domani); un corretto approccio del dentista ai piccoli pazienti (al di là delle innate paure) è per loro e per le rispettive famiglie un “investimento” futuro, sia  in termini economici che di salute; la seduta dal dentista o dall’igienista può diventare piacevole, può scacciare i timori latenti e fidelizzare il soggetto con la poltrona e con lo strumentario che verranno visti non più come “attrezzi di tortura” ma come mezzi per mantenere la propria bocca ed i propri denti in “perfetta efficienza” ed evitare la possibile comparsa futura di dolore. Tuttavia è da non dimenticare anche il ruolo svolto dai genitori e, più in generale dalle famiglie, per la buona riuscita del nostro lavoro.

    Come detto, più difficile può essere affrontare la paura dei pazienti adulti, a causa del loro vissuto che a volte può aver determinato un imprinting psicologico arduo da rimuovere.

    Non esistono formule segrete, farmaci o attrezzature miracolose in grado di eliminare la paura o l’ansia del dentista in un sol colpo. A volte può essere un percorso lungo in cui la collaborazione reciproca è fondamentale. Col buon senso, la pazienza, l’esperienza e, non ultima, la competenza specifica del professionista nelle singole discipline, si possono ottenere eccellenti risultati.


    In particolare il professionista deve conoscere la branca odontoiatrica di cui si sta occupando, deve saper mettere in pratica le nozioni di cui dispone, avere una preparazione non solo teorica ma anche manuale. L’aggiornamento costante e l’utilizzo di mezzi e strumentazione all’avanguardia possono mettere nelle mani del dentista “armi” sempre più efficienti per la riuscita del trattamento ed efficaci nel non far percepire al paziente disagi durante la prestazione, come dolore in primis ma anche rumori, cattivi odori, sapori disgustosi e altre sensazioni tutte ugualmente responsabili dell’insorgenza di ansie, timori e paure.  Un ambiente confortevole, ben illuminato, pulito, accogliente è anch’esso determinante nel creare un primo impatto positivo e rassicurante; da evitare inoltre l’affissione di immagini raffiguranti tavole anatomiche, scheletri e simili; sono il retaggio di un’antica impostazione di “sapienza medica” che può mettere spesso a disagio i pazienti, se non addirittura generare ansia in un contesto, quello odontoiatrico, “ansiogeno” per definizione…

    In generale, con i miei pazienti cerco di mettere in atto quanto segue.


    BAMBINI

    1. Porsi al loro livello, mostrare sempre allegria, scherzare, prenderli un po’ in giro e farsi prendere in giro.
    2. Utilizzare video (con i loro cartoni animati preferiti p.es), musica (le loro canzoni preferite), facilmente reperibili nel web oggigiorno, mettere a loro disposizione letture e fogli per disegnare, giochi.
    3. Far capire ai piccoli pazienti che non diremo mai loro bugie; acquisteremo punti ai loro occhi soprattutto quando vedranno che ci comportiamo come promesso.
    4. Responsabilizzarli sull’importanza del dentista e dell’igienista.
    5. Dire loro con sincerità, specie a quelli un po’ più grandi, se stiamo per fare qualcosa di poco piacevole, spiegando a grandi linee in cosa consiste il nostro trattamento e che facciamo affidamento sulla loro bravura.
    6. Farli agire ed interagire, anche per gioco, con gli strumenti che utilizzeremo (es. un trapano a bassa velocità usato su modellini, gli aspirasaliva, ecc.), spiegandone le funzioni.
    7. Ai più piccolini è spesso utile parlare con metafore: l’anestesia che comincia a fare effetto sono le formichine che avanzano, ecc.
    8. I genitori (specie quelli più apprensivi ed iperprotettivi), se non addirittura i nonni, devono assolutamente evitare, a casa ed in studio, l’utilizzo di termini ed espressioni quali “senti dolore? ti fa male? Abbiamo fatto! (quando siamo ancora all’inizio…), ecc.” I bambini sono spugne, assorbono tutte le emozioni che ruotano intorno a loro e, dopo averle assorbite, ce le rimandano addosso amplificate!

    ADULTI

    1. Spesso si presentano al primo appuntamento pazienti che premettono di essere tremendamente paurosi ed emotivi, salvo poi dimostrare l’esatto contrario. Questo ci indica che soggetti fortemente motivati spesso trovano in partenza da soli la capacità di gestire le loro ansie attraverso un processo interiore di autocontrollo.
    2. Ascoltare con attenzione, non sottovalutare alcun aspetto del vissuto dei nostri pazienti.
    3. Parlare e spiegare con precisione ciò che dovremo mettere in atto durante le terapie: la paura nell’essere umano nasce dal non sapere ciò che sta per accadere in una situazione di potenziale pericolo (come dal dentista…); se, al contrario, il paziente ha cognizione di ciò che sta per affrontare, potrà gestire e controllare al meglio le sue reazioni, ovviamente con l’aiuto ed il rinforzo positivo dell’operatore.
    4. La tecnologia e l’interattività (personal computer, TV, monitor, tablet, web ma anche semplici illustrazioni) sono mezzi efficaci per spiegare le nostre terapie ai pazienti, rafforzano la motivazione ed in qualche modo contribuiscono ad esorcizzare false aspettative negative.
    5. Possedere una preparazione specifica di alto livello nella disciplina che si esercita: metodiche ben codificate e standardizzate, materiali e strumentario all’avanguardia ed evidenza scientifica significano trattamenti meno invasivi, più sopportabili da parte del paziente, a volte più rapidi e con risultati certi. Si pensi ad esempio ad interventi di implantologia che non comportano alcun problema postoperatorio nei giorni a seguire, spesso con estrema meraviglia da parte di quei pazienti che ne avevano subiti altri simili con conseguenze diametralmente opposte anni addietro.
    6. Avere una “buona mano”: manovre delicate mettono sempre a proprio agio il paziente, si deve saper effettuare in maniera non traumatica l’anestesia grazie ad una buona tecnica manuale e senza l’ausilio di inutili palliativi come pomate anestetiche o spray al freddo;  anche durante le fasi dell’anestesia ho sempre avuto un riscontro positivo spiegando in quali punti ed in che modo sarei andato ad effettuarla. Il connubio tra mano delicata, preparazione specifica nelle varie discipline e l’utilizzo di strumenti e materiali di qualità, può far sì che, durante terapie lunghe ed indaginose come la devitalizzazione o la cura simultanea di più denti, qualche paziente addirittura si addormenti e pertanto la noia prevalga sulla paura.
    7. Essere sempre sinceri, disponibili e non nascondere eventuali difficoltà; parlare col paziente delle sue aspettative riguardo le terapie ad ascoltare con attenzione anche le sue proposte; il rispetto della “parola data” sia per la parte operativa che per quella economica è un’iniezione di fiducia per i pazienti che sanno così di avere di fronte prima di tutto una persona di cui ci si può fidare completamente.
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Le figure professionali in ambito odontoiatrico

Come si chiamano

  • MEDICO CHIRURGO (MEDICO): laureato in Medicina e Chirurgia - titolo: dottore
  • MEDICO DENTISTA (DENTISTA): laureato in Medicina e Chirurgia poi specializzato in Odontostomatologia - titolo: dottore
  • ODONTOIATRA (DENTISTA): laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria - titolo: dottore
  • ORTODONZISTA o ORTODONTISTA:  è un dentista, laureato, che si occupa prevalentemente o esclusivamente di ORTODONZIA o ORTOGNATODONZIA. Dopo la laurea può aver conseguito anche la SPECIALIZZAZIONE IN ORTOGNATODONZIA - titolo: dottore
  • IMPLANTOLOGO: è un dentista, laureato, che si occupa prevalentemente o esclusivamente di IMPLANTOLOGIA - titolo: dottore
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    • ODONTOTECNICO o TECNICO o MECCANICO DENTISTA: diploma di scuola secondaria di secondo grado - si tratta di una professione tecnico-sanitaria.
    • IGIENISTA DENTALE: 
    • a) diploma universitario in Igiene Dentale - titolo: -  (vecchia normativa)
    • b) laurea triennale in Igiene Dentale - titolo: dottore in Igiene Dentale
    • ASSISTENTE ALLA POLTRONA: non necessita di un titolo di studio specifico ma è preferibile aver frequentato uno specifico corso di formazione dopo aver conseguito il diploma di scuola media superiore
  • Cosa dice la legge: chi può fare e cosa?

    Uno dei problemi più grandi dell'odontoiatria è, da sempre, l'esercizio di tale professione da parte di figure non abilitate (leggi la sezione superiore LE FIGURE PROFESSIONALI IN AMBITO ODONTOIATRICO: come si chiamano) e, pertanto, non in possesso oltre che dei requisiti di legge anche della necessaria preparazione ed esperienza clinica. Ciò ha determinato nel corso degli anni il ricorso, spesso per motivi economici, spesso per disinformazione, ad improvvisati non-professionisti, con enormi rischi per la salute, odontoiatrica e generale, del paziente. Ciò che spesso oggi a certi pazienti sembra una "furbata" ai danni dei dentisti, domani può trasformarsi in un boomerang: lavori mal eseguiti, dolori, danni conclamati se non, addirittura, rischio contagio per alcune tra le più terribili malattie (AIDS, EPATITE tanto per citare le più conosciute).

    Mi chiedo spesso: fareste operare vostro padre di bypass alle coronarie da un infermiere piuttosto che da un cardiochirurgo? oppure fareste togliere le tonsille a vostro figlio da un tecnico di laboratorio?

    Questo non vuole essere un discorso discriminatorio nei confronti di chi non è laureato ma esistono leggi che vanno rispettate, sia per principio che per la vostra sicurezza.

    Vediamo ora a cosa i pazienti devono fare attenzione nel loro "cammino odontoiatrico"

  • Chi può fare?

    CHI PUO' VISITARE, OPERARE, CURARE, LIMARE, PRENDERE IMPRONTE, TOGLIERE DENTI, CEMENTARE PROTESI, ESEGUIRE RADIOGRAFIE, PRESCRIVERE FARMACI ecc?:

    soltanto il DENTISTA, ossia il dottore.

     

    CHI PUO' OCCUPARSI DEGLI APPARECCHI ORTODONTICI, MOBILI o FISSI, POSIZIONARLI IN BOCCA, VALUTARE RADIOGRAFIE, ecc?:

    soltanto il DENTISTA, ossia il dottore, ossia l'ORTODONZISTA.

     

    CHI PUO' ESEGUIRE LE PRESTAZIONI DI IGIENE ORALE, OSSIA L'ABLAZIONE DEL TARTARO, LO SCALING, LA PROFILASSI, LA LUCIDATURA, ecc?:

    soltanto il DENTISTA, ossia il dottore e l'IGIENISTA DENTALE ABILITATO.

  • Chi non può fare

    IL TECNICO o ODONTOTECNICO o MECCANICO DENTISTA NON PUO':

     VISITARE, OPERARE, CURARE, LIMARE, PRENDERE IMPRONTE, TOGLIERE DENTI, CEMENTARE PROTESI, ESEGUIRE RADIOGRAFIE, PRESCRIVERE FARMACI, METTERE APPARECCHI ORTODONTICI ED ESEGUIRE L'IGIENE ORALE ecc

     

    L'IGIENISTA DENTALE NON PUO':

    VISITARE, OPERARE, CURARE, LIMARE, PRENDERE IMPRONTE, TOGLIERE DENTI, CEMENTARE PROTESI,  PRESCRIVERE FARMACI ecc

     

    L'ASSISTENTE ALLA POLTRONA NON PUO':

    VISITARE, OPERARE, CURARE, LIMARE, PRENDERE IMPRONTE, TOGLIERE DENTI, CEMENTARE PROTESI, ESEGUIRE RADIOGRAFIE, PRESCRIVERE FARMACI ED ESEGUIRE L'IGIENE ORALE ecc

  • Da tenere a mente

    • Quando vi affidate ad uno STUDIO ODONTOIATRICO o presunto tale, controllate con attenzione se in sala d'attesa è esposta l'AUTORIZZAZIONE SANITARIA COMUNALE
    • Non rivolgetevi a "presunti" studi dentistici/odontoiatrici che non presentano tutte le certificazioni necessarie e, ancor più, NON RIVOLGETEVI DIRETTAMENTE A LABORATORI ODONTOTECNICI per le vostre necessità, E' VIETATO. Ricordate che l'unico referente è sempre e solo il medico, il dentista.
    • Controllare i titoli esposti può essere utile tuttavia, esistono sempre le contraffazioni; il metodo più semplice oggigiorno è entrare nel sito della FNOMCEO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) ed andare alla sezione "RICERCA ANAGRAFICA": basta digitare il cognome ed appariranno tutti i dati ufficiali dell'iscritto. http://application.fnomceo.it/Fnomceo/public/ricercaProfessionisti.public;jsessionid=1A62A8BFD2DC2FEEA1B1B73466581E72
    • Chi non compare nel database della FNOMCEO non è  quindi un iscritto all'Ordine, cioè non è un medico o un dentista o un odontoiatra ABILITATO, cioè NON PUO' COMPIERE ATTI TERAPEUTICI PROPRI DEL DENTISTA!!

    Se chi vi sta curando non compare nel database della FNOMCEO non è  quindi un iscritto all'Ordine, cioè non è un medico o un dentista o un odontoiatra ABILITATO ma vi dice di avere una laurea presa in un'altra nazione, NON VI PUO' CURARE!

     

    Il medico o dentista che permette al TECNICO o ODONTOTECNICO o all'IGIENISTA di compiere manovre vietate in bocca (limare, prendere impronte, cementare, ecc) compie il reato di FAVOREGGIAMENTO DELL' ESERCIZIO ABUSIVO DELLA PROFESSIONE ODONTOIATRICA.

     

    Fate attenzione a quegli studi dentistici in cui si permette che, nella vostra bocca, operi il TECNICO o ODONTOTECNICO di fiducia prendendo impronte, rimuovendo provvisori, cementando lavori, limando i denti, ecc. Questo è favoreggiamento dell'esercizio abusivo della professione, reato penale, oltre che concorrenza sleale verso tutti quei colleghi dentisti che scelgono di seguire le regole.

     

    Fate attenzione a quegli studi dentistici in cui si permette alle assistenti alla poltrona di eseguire l'IGIENE ORALE (la cosiddetta "pulizia"); non possono farlo, non hanno nè i requisiti nè le capacità. Questo è favoreggiamento dell'esercizio abusivo della professione, reato penale, oltre che concorrenza sleale verso tutti quei colleghi dentisti che scelgono di seguire le regole.

     

    Fate attenzione a quegli studi dentistici in cui l'ORTODONTISTA non è un MEDICO o un DENTISTA! Spesso, in questi casi, si tratta di un TECNICO o ODONTOTECNICO che invece di realizzare apparecchi ortodontici nel proprio laboratorio, si prende la responsabilità di sostituirsi all’ortodontista, cioè medico o odontoiatra, laureato, diagnosticando anomalie della crescita scheletrica dei bambini e/o della loro dentatura (o anche degli adulti...) e proponendo terapie che possono causare gravi conseguenze nel giovane paziente che le subisce. Quasi sempre non sentirete le assistenti o le segretarie chiamarlo "dottore", a dimostrazione che non possiede il titolo di studi abilitante. Se interpellato spesso vi risponderà che lui "è lì solo per provare l'apparecchio", che "in realtà c'è un dottore che supervisiona il tutto", e altre scuse simili. La verità è il dottore che permette a tali personaggi di "mettere le mani in bocca" ai piccoli pazienti, oltre a non conoscere l'ortodonzia si rende colpevole di favoreggiamento dell'esercizio abusivo della professione, reato penale, oltre che concorrenza sleale verso tutti quei colleghi dentisti che scelgono di seguire le regole.

     

    CHIEDETE SEMPRE SPIEGAZIONI AL VOSTRO DENTISTA! Un professionista serio, competente, non ha problemi a dare spiegazioni su qualsiasi argomento e, soprattutto, non ha la necessità di nascondere alcunchè!

Siamo a tua disposizione per qualsiasi richiesta, compila il modulo per mandarci un messaggio e ti rispondere il prima possibile.

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